Le metodologie partecipative comprendono una pluralità di approcci e finalità che servono a raccogliere idee innovative, avviare progetti, promuovere cambiamenti organizzativi. Il minimo comune denominatore di tali approcci sta nell’idea che il cambiamento stesso “non può essere imposto dall’alto”, ha più probabilità di essere realizzato se “nasce dal basso” e se ne sono autori/protagonisti coloro che lo devono realizzare concretamente ogni giorno. Si tratta quasi sempre di attività realizzate in una o due giornate e che producono effetti tanto più visibili e duraturi se vengono seguite da processi di intervento, consulenza e realizzazione di attività che abbiano effettive e concrete ricadute sui modi di lavorare.
Le metodologie più utilizzate sono:
il World Café un metodo che consente di discutere, condividere, scambiare idee con altre persone, in modo diretto e informale. Alla base dell’idea del World Café vi è un’intuizione: sia in occasione delle assemblee, sia in occasione delle conferenze scientifiche, le discussioni più interessanti e innovative avvengono durante la pausa caffè. Qui, liberi da rituali e schemi, le persone parlano di cosa interessa loro, intrecciano relazioni, costruiscono reti, sviluppano progettualità e idee innovative.
l’Open Space Technology, gestita da uno o più facilitatori, è una metodologia per la l’analisi e soluzione di problemi basata su quattro principi:
• Chiunque venga è la persona giusta; le decisioni che vengono prese durante il lavoro sono opera di coloro che sono presenti..
• Qualsiasi cosa accada è l’unica che poteva accadere; in una particolare situazione, con determinate persone e discutendo di un certo tema, il risultato che si otterrà è l’unico risultato possibile. Le sinergie e gli effetti che possono nascere dall’incontro di quelle persone sono imprevedibili ed irripetibili
• Quando comincia è il momento giusto; l’aspetto creativo del metodo. È chiaro che dovranno esserci un inizio ed una fine, ma i processi di apprendimento creativo che avvengono all’interno del gruppo non possono seguire uno schema temporale predefinito.
• Quando è finita è finita; se certe volte serve più tempo di quello previsto, altre accade il contrario.
Mentre l’unica legge che regola l’Open Space Technology è la legge dei due piedi: se ti accorgi che non stai né imparando né contribuendo alle attività, alzati e spostati in un luogo in cui puoi essere più produttivo.
L’Appreciative Inquiry, (traducibile in “ricerca del positivo, ricerca delle risorse esistenti”), metodologia basata sulla ricerca co-evolutiva di “ciò che è meglio” per le persone, le organizzazioni e per le comunità, grazie alla scoperta della loro forza vitale profonda, al processo immaginativo e alle capacità autorganizzative. La differenza principale con gli altri metodi sta nella ricognizione delle soluzioni e delle risorse presenti, nascoste e attivabili (invece che sull’analisi dei problemi, su ciò che non funziona, analisi che spesso ha un effetto “deprimente” sui gruppi che finiscono per lamentarsi di ciò che non hanno e di vincoli e ostacoli “insormontabili”).
A seconda delle esigenze del cliente e degli obiettivi da raggiungere proporremmo l’una o l’altra di queste metodologie.
Interventi realizzati
World café con i cittadini di Finale Emilia
PIAZZA GARIBALDI:
MIGLIORIAMO ASSIEME IL PROGETTO
Koiné coop onlus
Appreciative Inquiry con il personale educativo, coordinatori, referenti
Accoglienza e ricongiungimento negli asili nido
Comune di Vimodrone
Appreciative Inquiry con i dipendenti comunali e PO
Produrre servizi per i cittadini
Ordine Assistenti Sociali Emilia-Romagna
World Café per assistenti sociali responsabili e coordinatori
Innovazione nel lavoro sociale:
criteri di valutazione ed efficacia
per una buona qualità degli interventi